Le organizzazioni di salvataggio: la Rega
Membro della CRS dal 1981, la Rega è un’organizzazione di salvataggio aereo che presta soccorso alle persone in difficoltà. Interviene in Svizzera in caso di emergenze mediche grazie ai suoi 17 elicotteri di stanza in diverse basi, sia in pianura – Zurigo, Basilea, Berna, Losanna, Ginevra-HUG (base partner) – sia in montagna – Untervaz (GR), Locarno, San Gallo, Erstfeld (UR), Samedan (GR), Wilderswil (BE), Mollis (GL) e Zweisimmen (BE). La Rega è anche operativa all’estero: all’aeroporto di Kloten, dispone di una flotta di tre aerei ambulanza, vere e proprie unità aeromobili di cure intensive, in grado di rimpatriare da tutto il mondo persone gravemente malate o ferite.
Come fondazione privata di pubblica utilità, la Rega dipende interamente dal sostegno dei donatori. Indipendente dallo Stato e basata sui principi della Croce Rossa, la Rega ha come obiettivo aiutare tutte le persone vulnerabili e in difficoltà, senza distinzione di mezzi economici, posizione sociale, nazionalità, razza, religione o credo politico. Inoltre, rappresentando una delle maglie della Catena svizzera di salvataggio, la Rega assicura il trasporto delle équipe di specialisti svizzeri chiamati a intervenire in caso di catastrofi all’estero.
Dal soccorso alpino al soccorso aereo
La Rega ha origine da un’operazione di soccorso alpino effettuata nell’Oberland bernese il 24 novembre 1946, quando due piloti dell’esercito svizzero riescono a evacuare a bordo dei loro aerei i passeggeri di un apparecchio americano precipitato sul ghiacciaio del Gauli.
Sei anni più tardi, nel corso della sua assemblea dei delegati del 26-27 aprile 1952, la Società Svizzera di Salvataggio (SSS) decide di ampliare la propria sfera di attività al soccorso alpino, creando la Guardia aerea svizzera di soccorso (GASS). Gli interventi urgenti ad alta quota, effettuati fino a quel momento esclusivamente da terra, possono ormai essere attuati anche dall’aria. Il pilota vallesano Hermann Geiger, pioniere degli atterraggi sui ghiacciai, diventa il primo pilota elicotterista della prima guardia aerea di soccorso al mondo.
Un pubblico internazionale
Integrata in seno alla SSS, la GASS sviluppa tecniche di salvataggio proprie, equipaggia i propri velivoli con sci per consentire l’atterraggio sui ghiacciai e si appoggia alla Royal Air Force britannica per formare i propri paracadutisti di salvataggio: un’innovazione che permette ai medici di essere paracadutati con un cane antivalanga sul luogo dell’incidente, altrimenti inaccessibile. A meno di un anno di distanza dalla sua fondazione, la GASS partecipa alla sua prima missione di salvataggio all’estero, durante le inondazioni dei Paesi Bassi nel febbraio 1953. In breve tempo acquista una fama internazionale.
1960-2016: innovazione, professionalizzazione, tecnicizzazione
Nel 1960 la GASS si distacca dalla SSS e inizia a operare in totale autonomia. Nelle operazioni di soccorso aereo si diffonde sempre più l’utilizzo degli elicotteri, mentre gli aerei trovano pieno impiego nelle missioni di rimpatrio sanitario (la prima risale al 1960). Nei decenni seguenti vengono attuate alcune innovazioni fondamentali, come l’introduzione della fune di salvataggio e della rete orizzontale (1966), che consentono di evacuare i feriti senza bisogno di far atterrare il velivolo, o dell’argano, che permette di raggiungere le vittime da un elicottero in volo stazionario (utilizzato la prima volta nel 1970 sulla parete nord dell’Eiger). Avendo dato prova della loro efficacia, dal 1975 nel Canton Zurigo gli elicotteri sono autorizzati a intervenire anche in caso di incidenti stradali.
Organizzazione ausiliaria della CRS dal 1965, la Guardia aerea svizzera, ribattezzata Rega a partire dal 1979, viene accolta come membro corporativo della CRS nel 1981. Da allora il soccorso aereo diventa sempre più professionale e, grazie ai suoi donatori, la Rega si impone come la rete di salvataggio più vasta al mondo. Nel 1997 viene istituito un numero d’allarme (1414), contattabile per qualsiasi tipo di soccorso aereo in Svizzera. La Rega dispone di tecnologie sanitarie di punta (dotazione di apparecchi cardio-polmonari mobili «Life Box» a bordo dei velivoli dal 2009), degli strumenti più moderni (applicazione «Rega» per smartphone dal 2011), nonché di un simulatore di volo per i piloti degli elicotteri (dal 2013). La Rega realizza infine numerosi progetti per poter volare anche in caso di condizioni meteorologiche avverse.